ALLEVAMENTO BIOLOGICO DI ASINI

Certificato ICEA

Alimentazione, uso pediatrico, allergie e intolleranze

Recenti studi hanno dimostrato che il latte d'asina è l'alimento naturale di origine animale, con le caratteristiche fisico-chimiche nonché qualità organolettiche e composizionali più vicine al latte materno, rispetto a quello di altre specie animali e naturali quali mucca, pecora, capra, pecora, soia ecc. Oggi trova nobile impiego soprattutto nell’alimentazione dei neonati allergici alle proteine del latte vaccino (sindrome da APLV – Allergie alle proteine del latte vaccino e PA – Poliallergie alimentari) e che non possono disporre del latte materno. La APLV coinvolge ogni anni circa 30.000 neonati del territorio nazionale e si presenta con sintomi quali rigurgito, vomito, diarrea, dermatite, stitichezza, ritardo di crescita, rifiuto dell’alimento, asma, shock, broncospasmo, lesioni istopatologiche della mucosa intestinale (simili alla celiachia) di intensità e tipo variabili nel tempo anche nello stesso soggetto (patomorfosi).

Nei lattanti affetti da APLV la sospensione della somministrazione del latte vaccino porta di solito alla scomparsa dei sintomi; tuttavia in alcuni pazienti la reazione allergica si può estrinsecare anche nei confronti di altri alimenti talvolta impiegati come sostituti del latte vaccino configurando così il quadro delle poliallergie alimentari (PA). Le poliallergie alimentari sono spesso difficili da trattare: l’eliminazione dalla dieta di più alimenti, se non correttamente bilanciata dall’assunzione di alimenti alternativi, può infatti portare a malnutrizione e quindi ad arresto dell’accrescimento.

Il trattamento razionale delle allergie alimentari in generale prevede l’esclusione dalla dieta del latte, dei suoi derivati e di tutti gli alimenti contenenti proteine del latte vaccino. Tuttavia le esigenze alimentari del bambino nei primi due anni di vita sono soddisfatte proprio dall’apporto di latte e dei suoi derivati: è con tali alimenti, difatti, che il bambino soddisfa il 50% del suo fabbisogno energetico e nutrizionale (specie per quanto riguarda il fabbisogno in calcio).

Se dunque è indispensabile la totale eliminazione del latte vaccino e dei suoi derivati dalla dieta del bimbo allergico, è altrettanto indispensabile poter disporre di alimenti sostitutivi, di un "latte" dotato di caratteristiche nutrizionali adeguate, palatabilità, ossia di sapore gradevole, costo tale da renderlo fruibile ai più, ipo o anallergenicità. A questa obiettiva esigenza l'industria risponde con gli idrolisati spinti di proteine o delle formule di aminoacidi o formule a base di proteine di soia. Si tratta di alimenti che contengono proteine di latte bovino o di soia  “frantumate”, tanto da riuscire difficilmente riconoscibili da parte del sistema immunitario.

Gli esiti di questo trattamento sono a volte alterni: consueta la scarsa compliance per il gusto poco gradito, i costi gestionali elevati, ed il pericolo persistente di manifestazioni allergiche gravi del tipo Ig-E anche verso questi alimenti ritenuti “sicuri”. In questi casi il trattamento rappresenta un problema di difficile soluzione al punto che si è reso necessario cercare alimenti alternativi. Studi ed analisi condotte su bambini allergici al latte vaccino, hanno dimostrato che il latte di asina è tollerato nella maggior parte dei casi. Gradevole e dolce grazie al suo sapore, si differenza delle formule speciali a base di idrolisati proteici o di aminoacidi, utilizzate nei bambini allergici al latte vaccino, dal retrogusto e sapore decisamente amaro. Elementi nutrizionali aggiuntivi si uniscono alla elevata gradevolezza e tollerabilità.

L’alta concentrazione di lattosio consente un alto assorbimento intestinale del calcio così importante nel favorire la crescita di minerali nelle ossa nei bambini. L’attuale collettività scientifica è concorde nel sostenere che il latte d’asina è un ineguagliabile sostituto del latte materno umano, oltre a essere un prodotto naturale dalle rare proprietà alimentari e cosmetiche.

Alimentazione ed uso geriatrico

Il profilo ipolipidico del latte d’asina grazie ai grassi insaturi, abili riparatori delle complesse membrane proprie delle cellule nervose, alle sostanze regolanti la flora microbica intestinale, alle sostanze di fattori di rilascio ormonale, agli anticorpi e ai composti azotati ad azione antibatterica, alle siero-proteine, facilmente assimilabili e potenziatrici del sistema immunitario, alle vitamine e al lattosio, importante nel favorire l’assorbimento di calcio indispensabile per la cura di malattie quali osteoporosi, rendono questo alimento primordiale molto utile anche nell'alimentazione delle persone anziane e debilitate.

Inoltre un’assunzione regolare di latte d’asina, in virtù del suo alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, svolge un’azione preventiva a riguardo dei distretti cardiocircolatori, impedendo la formazione di placche aterosclerotiche e riducendo quindi i rischi di cardiopatie dovute ad aumenti pressori del flusso ematico ed all’insorgenza di infarti.

Alimentazione giornaliera, dietetica e sportiva

Il ridotto contenuto lipidico consente al latte d’asina di inserirsi nella comune dieta giornaliera, soprattutto in quella dei soggetti a regime dietetico(diete ipocolesterolemiche)  e in quella degli sportivi. Viene inoltre impiegato nel sostituire il comune latte vaccino nella realizzazione di gelati, creme ed altri prodotti dell’industria dolciaria, richiesti da soggetti allergici o sottoposti a diete, consentendo pertanto ai bambini allergici di poter gustare un buon gelato, un budino e altri dolci, evitando così difficili privazioni. Infine il latte di asina costituisce una buona base per la preparazione di yogurt e kefir (bevanda fermentata probiotica).

Uso cosmetico

Il latte d’asina presenta caratteristiche particolarmente apprezzate in cosmetologia. Da secoli le donne ricercano questo prodotto per idratare e detergere la pelle rendendola morbida ed elastica. Gli acidi grassi insaturi e le numerose vitamine presenti nel latte d’asina, ripristinando e proteggendo le membrane delle cellule cutanee, svolgono un’efficace azione antiossidante.

Il complesso multivitaminico presente nel latte d’asina(Vitamina A per il rinnovamento delle membrane ed il rigenerarsi della pelle contro l’invecchiamento cutaneo, Vitamina B contro il rischio di lesioni della pelle e mucose, Vitamina C per la funzione antiossidante contro l’invecchiamento della cute e la veloce cicatrizzazione della pelle, Vitamina E per la funzione antiossidante contro l’invecchiamento cutaneo e garante della stabilità delle strutture cellulari) in più un alta concentrazione di acido linoleico (Omega 6 coadiuvante nell’assorbimento delle vitamine) blocca e allontana i cataboliti del metabolismo cellulare proprio della cute e garantisce un’azione epitelio-protettrice, lascia la pelle elastica ed è utile nella prevenzione di talune malattie cutanee, come l’eczema o la psoriasi.

Quanto al lisozima, esso attenua gli stati flogistici della cute e del cuoio capelluto. I sali minerali contenuti nel latte d’asina sono utili alla pulizia della pelle, spazzano via le cellule morte e lasciano così sulla superficie cutanea solo le cellule vive. Possono inoltre influenzare la crescita cellulare. Il latte d'asina contiene un sufficiente quantitativo di lipidi tale da consentire il nutrimento della pelle, garantendole morbidezza e benessere. L’ipoallergenicità di cui si è tanto parlato, infine, costituisce un ulteriore importante fattore a favore della commercializzazione del latte d’asina in ambito cosmetico. Al fine di esaltare le capacità detergenti e idratanti la cosmetica ha realizzato delle formulazioni quali saponi e creme, tuttavia il modo per beneficiare a pieno di queste proprietà  è quello di usare il latte d’asina tal quale, poiché alcuni dei processi fisici, meccanici e chimici, propri delle preparazione cosmetiche, possono alterarlo.

Altri utilizzi del latte d’asina

Il latte d’asina è altresì utilizzato per terapie contro alcuni tipi di tumori, morbillo, per la cura della stipsi, per la prevenzione di malattie cardiovascolari, infiammatorie, autoimmuni, per il recupero di infartuati cardiaci, nelle diete ipocolesterolemiche, nella regolarizzazione della flora gastroenterica, in casi di senescenza precoce, nella convalescenza.

Composizione del Latte d’asina

 

CASEINA

ALBUMINA

BURRO

LATTOSIO

SALI DIVERSI

ACQUA

DONNA

0.34

1.30

3.80

7.00

0.18

87.38

ASINA

0.60

1.55

1.50

6.40

0.32

89.63

CAVALLA

1.20

0.70

0.60

4.80

0.40

92.30

MUCCA

3.00

1.20

3.20

4.30

0.70

87.60

CAPRA

3.50

1.35

4.40

3.10

0.35

87.60


Tab. 1: Composizione percentuale delle varie componenti riscontrate nel latte d’asina, comparata con altre specie lattifere.

 

LATTE UMANO

ASINA

CAVALLA

MUCCA

CAPRA

BUFALA

PECORA

ACQUA
g/100ml

88.30

91.10

90.00

87.50

88.56

81.22

81.90

LIPIDI
g/100ml

3.50

0.28

1.50

3.50

3.35

8.54

7.50

CENERI
g/100ml

0.20

0.32

0.40

0.80

0.79

0.77

0.10

LATTOSIO
g/100ml

6.50

6.73

6.20

4.70

4.50

5.12

4.50

PROTEINE
g/100ml

1.50

1.63

1.80

3.50

2.90

4.51

6.00

LISOZOMI
mg/100ml

40-500

325

79

0.013

0.03

-

0.01

Tab. 2: Composizione percentuale media (g/100 mg) riscontrata nel latte d’asina, comparata con altre specie lattifere.

Considerazioni

I lipidi, ricchi di acidi grassi essenziali delle serie omega 3 (acido linolenico) ed omega 6 (acido linoleico), garantiscono un corretto sviluppo del cervello e della retina. Gli omega 3 in particolare svolgono un ruolo determinante per il cuore, poiché, aiutando il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, sembrano contribuire alla prevenzione della trombosi (formazione di coaguli), delle alterazioni del ritmo cardiaco e sembrano altresì essere un prezioso aiuto nella prevenzione di rischi a seguito di incidente cardiaco. Taluni recenti studi cercano persino di provare il ruolo benefico degli acidi grassi nella lotta contro la comparsa della malattia di Alzheimer e di alcune forme di cancro.

- La quantità di lattosio prossima a quella del latte umano garantisce una buona palatabilità ed il corretto sviluppo della flora lattica intestinale (substrato ideale).
- La ridotta quantità di caseine (causa di allergie) e concentrazione azotata media prossima al tenore proteico del latte di donna.
- Il residuo secco simile a quello del latte umano garantisce un normale carico renale dei neonati.
- L’elevato contenuto di lisozima garantisce la funzione battericida di tale peptide bioattivo e conferisce al latte d’asina la peculiarità di conservare a lungo inalterate le proprie caratteristiche organolettiche e microbiologiche.